Se è di qualità si vede: l’importanza del packaging trasparente

Avete presente quando vi trovate davanti agli scaffali di un supermercato e, nonostante ci siano decine di confezioni dello stesso prodotto, c’è sempre quel packaging che riesce a catturarvi in un secondo? Perfetto, significa che la strategia di marketing e comunicazione adottata dal brand ha funzionato.

Le grandi imprese, ma anche e soprattutto le piccole e medie aziende, hanno sempre più difficoltà a comunicare con forza e impatto all’interno del punto vendita, per distinguersi dai competitor e farsi scegliere o riconoscere dal consumatore. Le scelte d’acquisto sono spesso poco razionali e più influenzate dal coinvolgimento emotivo. Ma un packaging ben fatto, oltre che bello, dev’essere funzionale e ispirare fiducia per convincere il consumatore all’acquisto e mantenerlo fedele nel tempo. E quando si tratta di categorie merceologiche che propongono prodotti di uso quotidiano e sempre più simili fra loro, la questione si fa ancora più complicata.

È quello che è successo all’azienda agricola Tudia, produttrice di sughi pronti a base di pomodoro siccagno, conserve, patè, marmellate e confetture. Prodotti pensati per single o per tutte le donne che lavorano e che, arrivando a casa, non hanno il tempo di stare ai fornelli, ma non vogliono privare la loro famiglia di un piatto buono e sano. Ricette siciliane pensate per chi vuole riscoprire il sapore delle domeniche dalla nonna, anche lontano da casa.

I prodotti erano già in commercio da tempo ma non riuscivano a farsi largo nell’immenso ripiano dedicato ai prodotti già pronti. Il cliente ha quindi chiesto il nostro aiuto.

Per poter essere funzionale ma avere anche una valenza comunicativa, il packaging di ogni prodotto deve, per l’appunto, “parlare”, accattivare e vendere. Quando si tratta di prodotti alimentari già pronti all’uso, fondamentale è “far vedere” la qualità, per contrastare ogni eventuale pregiudizio sulla loro genuinità e bontà. Ed è qui che entra il gioco la “trasparenza”: il brand deve comunicare in modo chiaro, raccontare la propria storia e il proprio mondo in modo credibile e appassionante. Essere chiaro inoltre sulle materie prime, sulla loro provenienza e lavorazione.

Il packaging che abbiamo realizzato per tutte le referenze del brand Tudia è prima di tutto trasparente, in senso letterale: barattoli di vetro che fanno vedere il prodotto contenuto all’interno, perché il consumatore vuole vedere fin da subito cosa mangerà, per essere sicuro della freschezza e genuinità. Le etichette sono quindi molto piccole (per nascondere meno possibile), eleganti e impreziosite da una lavorazione in oro, perché se il consumatore non percepisce la “differenza” del prodotto e non lo identifica come un prodotto di fascia alta non giustificherà il suo prezzo. Bisogna far percepire immediatamente che si tratta di un prodotto pregiato, artigianale e non industriale. Nel caso dei sughi, le etichette che abbiamo progettato sono addirittura dei veri e propri “cravattini” che vogliono fungere quasi da accessorio ad un “vestito” già bello di suo.

Lo scopo della comunicazione va quindi al di là dell’informare il consumatore circa le caratteristiche del prodotto, abbracciando quelli che sono i valori del brand: tradizione, artigianalità “raffinata” e moderna, genuinità e trasparenza.

Il consumatore, inoltre, è molto più attento rispetto al passato alle informazioni contenute sul retropack, ovvero la parte posteriore di una confezione che oggi può essere quasi considerata la più importante dell’intero packaging. Noi l’abbiamo quindi adoperata per inserire, oltre che tutti i dati previsti dalla relativa normativa, le “evidenze” del prodotto e delle sue materie prime.

E il vostro packaging funziona? Parliamo insieme.

Articoli correlati

Rispondi

* Campi obbligatori. Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato

Ho letto e accettato la Privacy Policy