“Il brand è ciò che sta nella mente delle persone”. È così che Kevin Clancy definisce in modo semplice e diretto il Posizionamento strategico, ovvero come il tuo cliente percepisce la tua marca, il tuo prodotto/servizio, la tua azienda.
Come puoi immaginare, non è il nuovo sito web o quel post su Instagram che ti posizionerà correttamente, ma è l’insieme delle azioni comunicative a delineare la strada per raggiungere il tuo obiettivo, seguendo una strategia analitica e operativa ben precisa. È proprio per questo che è il Marketing ad occuparsi del posizionamento. Se tutte le scelte aziendali non condividono la medesima strategia, rischi di incorrere in danni seri.
Ricorda: mai affidare la definizione del posizionamento del brand agli specialisti della comunicazione.
Ma c’è un altro concetto che vogliamo trasferirti con questo articolo: il posizionamento oggi non è più qualcosa di statico.
Come ti anticipavamo poc’anzi, quest’ultimo è il risultato di un processo di analisi condotto sull’azienda stessa, sul mercato e sui concorrenti. Ti sei chiesto cosa accadrebbe se uno di questi fattori mutasse?
Beh, la risposta è semplice. Saresti costretto a cambiare anche il tuo posizionamento, adattandolo alla nuova situazione. Il tuo posizionamento deve, infatti, rappresentare la migliore risposta a fronte delle diverse analisi condotte.
Proprio per questo motivo, noi di Reattiva parliamo di Posizionamento dinamico del brand, come processo ciclico e non fine a sé stesso. Cosa significa? Che nel mondo odierno è necessario attuare, periodicamente, specifiche azioni correttive, per rispondere nel migliore dei modi ai cambiamenti del contesto in cui lavori.
Dunque, non aspettare passivamente che sia il contesto ad adattarsi a te. È arrivato il momento di agire.