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Comunicare la differenza …e la differenziata

L’obiettivo era promuovere la raccolta differenziata nella provincia di Catania. L’ostacolo principale: l’abitudine a non farla e le scuse che ogni essere umano si pone per non cambiare i propri comportamenti. Da un’indagine che abbiamo svolto è emerso che i cittadini nutrivano forti dubbi sul fatto che la raccolta funzionasse. In particolare, visti anche degli scandali in altre città, era diffuso il timore che i rifiuti differenziati fossero rimessi insieme in discarica. E per questo era inutile complicarsi la vita facendo la differenziata.

Eccoci al dunque: come dimostrare che la raccolta funziona ed è bene farla? Meglio essere ottimisti o terrorizzare i cittadini presagendo disastri ambientali? Abbiamo scelto l’ottimismo, la serenità, la semplicità. Abbiamo fornito i dati della raccolta differenziata degli anni precedenti senza giudicarli.  Il maratoneta del video è la metafora per raccontare un impegno costante e la crescita del progetto di Joniambiente. Il messaggio è: importanti traguardi sono stati raggiunti, ma “c’è ancora strada da fare” e serve il contributo di tutti. L’obiettivo diventa comune, perchè “insieme facciamo differenza”.

Test: il pensiero laterale e il caso Fitness World

Il vostro cervello tira dritto o va di lato? Facciamo un semplice test: se vi dicessi che lo slogan di una campagna pubblicitaria è “Salva la tartaruga”, che messaggio vi verrebbe in mente? Se state pensando a gruppi di volontari per il salvataggio delle testuggini delle Galapagos, non avete attivato il pensiero laterale.
Vi basta dare un’occhiata alla campagna che abbiamo creato per Fitness World e capirete come “pensare laterale” fa il successo della pubblicità.

Pensate poi a ulteriori sviluppi della campagna: le iscrizioni in palestra diventerebbero una petizione per salvare la tartaruga; l’open day diventerebbe una missione di salvataggio.

Il pensiero laterale, teorizzato dallo psicologo Edward De Bono, è la capacità di trovare soluzioni creative cercando al di fuori del consueto percorso logico. Buona parte delle pubblicità che vi hanno piacevolmente colpito sono frutto del pensiero laterale. I creativi delle migliori agenzie pubblicitarie adottano diverse tecniche per sviluppare la capacità di pensare in modo laterale, anziché consequenziale. A breve ve ne sveleremo alcune nella sezione “guide” del blog.

Il dialetto nella pubblicità: Be Spettu!

Diesel non sbaglia un colpo. Il suo Be Stupid come filosofia di vita aveva fatto il giro del mondo. Se ne parlava bene, se ne parlava male, se ne parlava tanto. Un’onda di popolarità che Piazza Italia ha cavalcato. “Non essere stupido, acquista con la testa” si leggeva tra le righe della campagna “Be intelligent”. Due diverse visioni dello shopping e, perché no, della vita, espresse dalla stessa forma anglofona.

Diesel e Piazza Italia a confronto

Che succede però quando un claim british incontra il folklore siciliano?
“Be Spettu” è la nuova campagna che abbiamo studiato per Stock House, uno dei più grandi outlet siciliani. Il claim “anglosiculo” supera l’anitesi stupid/intelligent e propone un nuovo concetto di shopping, quello furbo, anzi spettu, dei siciliani che hanno fiuto per gli affari. “Be Spettu” rafforza il già solido legame che l’azienda ha con il territorio grazie all’uso del dialetto siciliano, pur mantenendo la componente “cool” dell’attacco british, ideale per un outlet che delle grandi firme internazionali ha fatto la sua bandiera.

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Lotta tra competitors? Niente affatto. Le tre campagne appartengono ad aziende che operano in ambiti diversi e i loro prodotti si rivolgono a target tanto definiti quanto differenti. E allora chi vince? Sicuramente la creatività…

Che dite? Meglio essere stupid, intelligent o spetti?