Blog

Facebook: come trasformare un Mi Piace in un cliente

Se ti dico Facebook quali sono le prime cose che ti vengono in mente? Probabilmente quella brutta foto in cui sei stato taggato o forse tutto il tempo passato dai tuoi figli davanti al pc. Se sei un imprenditore, invece, ti dico che la parola Facebook dovrebbe subito evocarti il termine business.
Una buona fan page può essere un’incredibile opportunità per la tua azienda. Può farti raggiungere migliaia di potenziali clienti, pensa che bastano anche solo 500 fan (ti assicuro, non è un grande numero per iniziare) per poter raggiungere potenzialmente 250mila persone circa.

Ogni commento, ogni condivisione, ogni semplice visualizzazione di un tuo contenuto vuol dire conoscenza di marca per la tua azienda. Si tratta di persone che vengono a contatto con il tuo brand e – se farai bene il tuo lavoro – magari cominciano pure a seguirlo. Prima di poter “convertire” 1 Mi Piace in 1 cliente devi assicurarti di ottenere il più alto numero di Mi Piace possibile (nessuno vuole pescare in un piccolo stagno) e per farlo devi essere brillante. Una buona fan page non deve essere esclusivamente autoreferenziale quindi se nella tua pagina Facebook non fai altro che parlare continuamente dei tuoi prodotti o di quanto sia “figo” il tuo punto vendita sei nella strada sbagliata.

Ti faccio l’esempio della fan page di Fitness World, una pagina che ha raggiunto velocemente quasi 2000 Mi Piace grazie a dei contenuti divertenti e virali (l’alimento del giorno, i record più divertenti, i consigli per un allenamento “fai da te” e molto altro). Solo a questo punto, con una pagina attiva e dei fan fedeli, è stato possibile inserire anche delle proposte commerciali. E qui arriviamo al punto.

La pagina di Fitness World ha condiviso la scheda dell’Antigravity Yoga, un nuovo corso che necessitava di nuovi iscritti. Molte persone hanno commentato chiedendo informazioni (e diventando così nuovi clienti della palestra) e tante altro hanno mostrato un interesse moderato cliccando su Mi Piace. Ebbene, queste ultime sono state contattate e attraverso una conversazione simpatica e confidenziale (la voce su Facebook della palestra era ormai quella di un’amica) sono state condotte in palestra per ricevere informazioni e sottoscrivere un abbonamento. Detto, fatto: tanti Mi Piace in tanti nuovi clienti. Questo è solo di un esempio che può servire a rendere l’idea ma si tratta di una strategia che può adattarsi a qualsiasi brand o a qualsiasi prodotto. Provare per credere.

TEST: il tuo sito vale quello che hai speso?

Qualche tempo fa, probabilmente, hai deciso di far realizzare un sito internet della tua azienda (congratulazioni! Fai parte di quel 67% degli imprenditori che ha capito il valore del web). Ti sarai affidato a un web master, a un’agenzia, a un amico e avrai ottenuto un risultato di cui, inizialmente, magari eri molto soddisfatto. Ma il tuo sito è oggi in grado di competere (vincendo) con quello delle altre aziende (quel 67% di cui sopra)? Ti propongo un breve test di autovalutazione, qualcosa di semplice ma efficace, senza girarci troppo intorno. Rispondi alle 10 domande e facci sapere come sei messo…

 1 – Il tuo sito ha un sottofondo musicale?

Si  – 1
No – 0

2 –  Riesci a vedere correttamente il tuo sito nel tuo cellulare o nel tuo tablet?

Si, lo vedo come nello schermo del mio pc – 0
Non si vede bene ma forse in quello di mia moglie si – 1

3 – Di quante pagine è composto il tuo sito?

Meno di sei  – 0
Più di sei – 1

4 – Nel tuo sito c’è un collegamento alla pagina Facebook aziendale?

Si – 0
No – 1

5 – Sai quanti utenti hanno visitato il tuo sito nell’ultimo mese?

Conosco gli strumenti per verificarlo – 0
No, non sono aggiornato su questo – 1

6 – Prova a cercare il tuo sito su Google, ma non puoi scrivere il nome, solo la categoria merceologica di cui ti occupi, seguita magari dalla città in cui ti trovi (es: palestre Roma). In che pagina ti trovi?

Prima o seconda – 0
Dopo la seconda pagina – 1

7 – Sei in grado di aggiornare, autonomamente, un testo del tuo sito o di cambiare un’immagine?

No, devo chiamare lo sviluppatore web che l’ha creato – 1
Si, c’è un’area amministrativa che me lo permette – 0

8 – Nel tuo sito i tuoi contatti sono facilmente reperibili (1 clic)?

Si – 0
Mi servono almeno 2 clic – 1

9 – Il tuo sito ha una sezione blog?

Si – 0
No – 1

10 – Da quanto tempo hai lo stesso sito?

Più di 2 anni – 1
Meno di 2 anni – 0

  • Punteggio: da 0 a 1 Punteggio: da 2 a 4 Punteggio: superiore a 4
    Se hai preso 0 a 1, questa volta, puoi esserne più che contento! Il tuo sito è molto competitivo e ha tutte le carte in regola per farsi notare sul web e per farti trovare e apprezzare dai tuoi clienti.
    Complimenti!
    Il tuo sito è lontano dalla perfezione ma sicuramente non è da buttare. Ci sono molti elementi validi ma anche delle cose da sistemare tempestivamente. La concorrenza incalza. Non ci siamo. Probabilmente hai realizzato il tuo sito molto tempo fa oppure hai pensato solo all’avere una statica vetrina virtuale. Le regole del web sono altre e per vincere bisogna rispettarle. Aggiornati!

Quanto vivrà il tuo prodotto?

I desideri sono volubili come le persone che li accarezzano. Ogni desiderio nasce, cresce, viene soddisfatto e muore. il bravo imprenditore tiene sempre gli occhi aperti, sa bene che il successo non dura in eterno, e non durano in eterno neanche i prodotti. Ma perché a un certo punto un prodotto inizia a vendere meno? I motivi possono essere diversi: perché viene superata la tecnologia su cui sono basati, per stanchezza dei consumatori, perché emergono nuovi bisogni che i prodotti stessi non possono più soddisfare.

E allora? Come farai a capire quanto durerà il tuo successo? Come fronteggerai le difficoltà? Per rispondere a queste domande ti illustriamo il modello del ciclo di vita del prodotto, che si sviluppa in 4 fasi.

1. Introduzione

Nasce un nuovo prodotto, e nelle vendite si intravede una tendenza positiva. Ancora però il mercato non è pronto, e l’innalzamento delle vendite è tanto più lento quanto l’innovazione del prodotto è forte. Perché il mercato diffida delle novità.

2. Crescita

Si vende sempre di più perché i primi clienti sono soddisfatti e si parla bene del prodotto. Iniziano a farsi vedere i primi concorrenti. L’obiettivo, allora, è mantenersi leader nel mercato del nuovo prodotto.

3. Maturità

La crescita si stabilizza e si creano varianti del prodotto per venire incontro alle esigenze di clienti diversi. Si guadagna tanto, ma ci sono tanti concorrenti.

4. Declino

Si vende sempre di meno, il prodotto non risponde più alle esigenze del mercato, che si rivolge altrove, lasciando il prodotto al suo naturale declino.

Unica soluzione al naturale ciclo di vita del prodotto è l’analisi di marketing. Funziona in modo semplice: chiedi periodicamente ai clienti (non sempre gli stessi!) che cosa pensano del tuo prodotto. Scopri se sono soddisfatti, che cosa credono manchi al prodotto e che cosa vorrebbero ottenere, da chi credono sia possibile trovarlo. Attraverso sondaggi, focus group, indagini di mercato, puoi sapere in anticipo che cosa si aspetta il cliente dal tuo prodotto, evitando di addormentarti sul successo di un prodotto storico. Potrai impegnarti nell’innovazione e nella ricerca, creando e soddisfacendo i nuovi desideri del tuo mercato. E rendendo immortale il tuo successo.
Se vuoi approfondire questo argomento vai a pag.50 del nostro libro L’Ufficio Produzione Clienti (puoi scaricarlo gratis qui).