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Content Marketing: 5 cose da fare per partire subito

Gli ultimi trend in materia di marketing online parlano chiaro: se vuoi aumentare i clienti, posizionarti in maniera più definita, diventare una voce autorevole nel tuo settore, acquistare un posto di riguardo su web e social (che poi sono ormai i veri luoghi dove avviene l’ “ingaggio” di potenziali clienti) e conquistare la fiducia dei consumatori devi puntare sui contenuti.

Devi scrivere bene, di frequente, fornire a chi ti legge qualcosa che valga la pena di un “follow”. Se ti seguono e in te ci credono ci deve essere un motivo.

Parliamoci chiaro: il content marketing non è per tutti. È sconsigliato agli impazienti, agli imprenditori vecchio stampo che credono solo nel potere del “Prendi 3 paghi 2” e ai poco tenaci. Per ottenere risultati con il tuo blog, la tua fan page o i tuoi canali video devi avere pazienza ed essere costante. Ma il content marketing è il presente e il futuro e i risultati arriveranno. A patto che tu faccia le cose per bene, è chiaro…

Ecco le mosse da seguire per iniziare con una strategia base:

1 –  FATTI LE DOMANDE GIUSTE
A chi ti stai rivolgendo? Chi è il tuo target? Chi sono i tuoi competitor? Non puoi trattare gli stessi argomenti che le altre aziende hanno trattato prima di te. Non puoi scrivere solo di ciò che ti piace. Devi scrivere piuttosto quello che piace ai tuoi clienti ma, per farlo, devi conoscerli bene. La tua fan page è fatta per lo più da uomini o da donne? Il tuo blog è seguito da giovani o anziani? Puoi scoprirlo con Google Analytics o Facebook. Ogni classe sociale ha i suoi interessi. Sfruttali!

2 – PIANIFICA
Devi calendarizzare le tue azioni. Non puoi pubblicare solo quando hai 10 minuti di tempo. Una cadenza puntuale aiuterà a fidelizzare i lettori (che poi sono potenziali clienti). Prenditi degli impegni e rispettali! Basati inoltre sugli orari di punta, quelli in cui il tuo sito o i tuoi canali social sono più visitati. Anche in questo caso ti aiuteranno Google Analytics e Facebook.

3 – NON PUNTARE SOLO SULLA QUANTITA’
Ci vorrà poco tempo per accorgerti che più pubblichi e più aumentano i visitatori sul sito e l’attenzione sulla pagina. Non cadere però nel tranello di pubblicare tanto a discapito della qualità. I post banali si pagano con la fiducia. Prenditi il tuo tempo ma assicurati di offrire qualcosa ai tuoi utenti che valga la pena di leggere.

4 – INSERISCI LA CALL TO ACTION
Naturalmente una strategia di content marketing deve portare a monetizzare in qualche modo. Se scrivessimo solo per il piacere di farlo faremmo un altro mestiere. Inserisci quindi un invito all’azione alla fine di ogni contenuto. Non deve essere per forza un “acquista” ma anche un “contattaci”, “iscriviti alla newsletter”, “lascia i tuoi dati per rimanere sempre informato”, “guarda quest’altro contenuto”, ecc…

5 – TROVA DEI PARAMETRI PER MISURARE
Devi imparare a capire se i tuoi post hanno successo o meno. Quello che pubblichi su Facebook ha una grossa portata? Raggiunge tante persone? Scatena delle interazioni? I tuoi post sul blog sono ben indicizzati e hanno un seguito di lettori oppure “parli a vuoto”? Gli strumenti per trovare le risposte ormai li conosci già. Si, sono sempre loro. Ripetilo come un mantra: Google Analytics e Facebook.

Parliamone insieme.

Reattiva
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Google Ads VS Facebook Ads: quale scegliere?

Fare pubblicità sul web è una mossa caldamente consigliata a tutti gli imprenditori. Abbiamo più volte ribadito quanto Internet sia ormai il luogo dove si formano le opinioni o si ricercano informazioni riguardo a prodotti e servizi.
Esserci, farsi trovare prima degli altri ed essere convincenti diventa quindi fondamentale.

È chiaro che quando si parla di Internet si parla di Google e Facebook. Oggi non vogliamo spiegarvi come funzionano le pubblicità sul motore di ricerca e sul social network più popolari del mondo (vi invitiamo a leggere le nostre guide per Google Ads e Facebook Ads), vogliamo piuttosto metterli a confronto, così da capire quale può adattarsi meglio al vostro business.

DIFFUSIONE
Gli imprenditori italiani hanno imparato a conoscere il valore di questi strumenti e ad usarli. L’Italia è il nono Paese al mondo nell’utilizzo di Google Ads e il decimo in quello di Facebook Ads.
La pubblicità su Google costituisce il 44% di tutti gli investimenti online, quella su Facebook il 15%.

 

TEMPO SPESO DAGLI UTENTI E INTERESSE
Google: 1 ora e 41 minuti ogni mese
Facebook:  6 ore e 54 minuti ogni mese.

È chiaro che Google viene utilizzato in modo più attivo per ricercare prodotti e servizi mentre Facebook non nasce con questo scopo  anche se è più facile intercettare l’interesse degli utenti considerando il tempo speso dentro il sito.

Su Google è l’utente che ti cerca (la pubblicità serve a farti trovare).
Su Facebook sei tu che ti proponi all’utente (la pubblicità serve a farti conoscere).

 

COSTI E RISULTATI

Campagna per click, ogni click sull’annuncio ha un costo:
Google Ads: circa 1€ per clic
Facebook Ads
: 0.80 centesimi per clic in media.

Campagna per Impression, si paga ogni volta che l’annuncio appare e viene visualizzato:
Google Ads: circa 1.70€ per Impression (visalizzazione)
Facebook Ads: 0.15 centesimi per Impression (visalizzazione).

Facebook risulta decisamente più conveniente soprattutto quando si sceglie di realizzare una campagna di branding, che faccia conoscenza di marca. Una campagna che abbia come scopo quello di farsi “vedere” piuttosto che quello di farsi cliccare. Google però riesce a monetizzare meglio in caso di campagna per click.

Conversioni (il rapporto tra le persone che visualizzano e quelle che cliccano):
Google Ads
: 2%
Facebook Ads: 0.5%

 

Questi dati possono servirti a fare una scelta o, per lo meno, a farti un’idea.
Va detto, però, che ogni campagna è diversa così come lo sono i risultati che si possono ottenere e i costi che si devono sostenere.
Si tratta in ogni caso di prezzi sostenuti per cui, il consiglio, è quello di dividere il budget in due per investire in entrambe le piattaforme che offrono risultati (davvero incredibili, provare per credere!) e pubblici diversi.

 

Parliamone insieme!
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Posizionamento Dinamico del brand: ecco come rimanere stabile nella mente dei tuoi clienti

Il brand è ciò che sta nella mente delle persone”. È così che Kevin Clancy definisce in modo semplice e diretto il Posizionamento strategico, ovvero come il tuo cliente percepisce la tua marca, il tuo prodotto/servizio, la tua azienda.

Come puoi immaginare, non è il nuovo sito web o quel post su Instagram che ti posizionerà correttamente, ma è l’insieme delle azioni comunicative a delineare la strada per raggiungere il tuo obiettivo, seguendo una strategia analitica e operativa ben precisa. È proprio per questo che è il Marketing ad occuparsi del posizionamento. Se tutte le scelte aziendali non condividono la medesima strategia, rischi di incorrere in danni seri.
Ricorda: mai affidare la definizione del posizionamento del brand agli specialisti della comunicazione.

Ma c’è un altro concetto che vogliamo trasferirti con questo articolo: il posizionamento oggi non è più qualcosa di statico.
Come ti anticipavamo poc’anzi, quest’ultimo è il risultato di un processo di analisi condotto sull’azienda stessa, sul mercato e sui concorrenti. Ti sei chiesto cosa accadrebbe se uno di questi fattori mutasse?

Beh, la risposta è semplice. Saresti costretto a cambiare anche il tuo posizionamento, adattandolo alla nuova situazione. Il tuo posizionamento deve, infatti, rappresentare la migliore risposta a fronte delle diverse analisi condotte.
Proprio per questo motivo, noi di Reattiva parliamo di Posizionamento dinamico del brand, come processo ciclico e non fine a sé stesso. Cosa significa? Che nel mondo odierno è necessario attuare, periodicamente, specifiche azioni correttive, per rispondere nel migliore dei modi ai cambiamenti del contesto in cui lavori.

Dunque, non aspettare passivamente che sia il contesto ad adattarsi a te. È arrivato il momento di agire.